comincia a fare freddino. l’aria punge e le giornate hanno il cielo pulito oppure minaccioso, e la luce brillante oppure incombente: comunque, serene o accigliate che siano, sono sempre giornate con un certo carattere. è per questo che amo novembre: è un mese con una certa aggressività, che lotta con tutte le forze l’incombere della stagione successiva. immaginatevelo adolescente contrariato dal cedevole, languido, accomodante dicembre che con tutt’altro approccio si amoreggia l’inverno al primo sguardo: dovrà pur far qualcosa, con un vicino del genere, adorabile novembre battagliero! se siete riusciti a seguire questo mio viaggione bizzarro, avrete già intuito quanto io ami le basse temperature. tralasciando l’inizio dell’agonia per le mie mani, l’arrivo del freddo (quello tosto) per me significa l’inizio di un periodo simbolicamente di protezione dal mondo esterno: dal piumone a letto, passando per gli indumenti (cappotto e sciarpa in primis) fino ad arrivare, ovviamente, a bevande e cibo, tutto quello che accompagna l’arrivo del freddo è volto a riparare, rassicurare e confortare e ci riesce benissimo. pensate alla cioccolata calda! non c’è niente di più commovente di una cioccolata calda fatta in casa quando fuori soffia una tormenta (reale o metaforica): lucciconi agli occhi e cuore caldo alla prima cucchiaiata, all’ultima vi è andato via pure il mal di testa. ecco perchè ieri mi sono messa a preparare le scorte di questa meravigliosa medicina. di più: ho fatto un preparato per ogni tipo di coccolata (fondente, al latte e bianca) e ci ho messo dentro anche altre cose stupende. così non solo saprete come coccolarvi, ma potrete anche concedervi il lusso di scegliere la sfumatura di conforto che più si addice al momento. sarò brava? vi ho salvato l’inverno (e pure le famose feste, se sapete cogliere le occasioni). come minimo, dovete prepararveli seduta stante!
P.S. io ho finito per farle tutte con lo zucchero semolato perché… ero sovrappensiero. si, non ho parole nemmeno io.
preparato per cioccolata calda
FONDENTE / ARANCIA & CANNELLA
(160 g, 4 tazze)
60 g di cioccolato fondente 60{e145be2edfb99c2a11b0b38bb124b71fbae5f2e272e1bb972c8de2d1940c8529}
20 g di cacao amaro
40 g di fecola di patate
40 g di zucchero di canna scuro
1 arancia grande non trattata
1/2 stecca di cannella
ARBITRARIAMENTE se si preferisce tritare tutto in un composto uniforme ridurre la dose di cannella: una volta tritata ne basta un cucchiaino raso
SENZA FRETTA prima di iniziare pelare l’arancia tagliando la buccia in grossi pezzi (eliminare con cura la parte bianca, che è amara): metterli ad essiccare su un termosifone (su pezzi di scottex, mi raccomando!) finchè non si saranno completamente asciugati (è il metodo più delicato se non si dispone di un’essiccatore)
LATTE / ROSA & BACCHE DI CUREPIPE
(160 g, 4 tazze)
70 g di cioccolato al latte
10 g di cacao amaro
40 g di fecola di patate
40 g di zucchero di canna chiaro
12 – 15 boccioli di rosa (8 g)
1 cucchiaio di bacche di curepipe (3 g)
ARBITRARIAMENTE se si preferisce tritare tutto in un composto uniforme ridurre la dose di bacche di curepipe: una volta tritate ne basta un cucchiaino raso
CON CURA io uso la rosa damascena, che è la più fomosa in ambito culinario ma se conoscete altre specie che trovate interessanti sono tutta orecchie, le bacche di curepipe invece non sono altro che il pepe rosa
SENZA FRETTA prima di iniziare sfogliare uno a uno i boccioli di rosa, eliminando calice e petali molto legnosi (da non tralasciare invece i semini contenuti nei boccioli, profumatissimi!)
BIANCA / LIMONE & VANIGLIA
(160 g, 4 tazze)
80 g di cioccolato bianco
40 g di fecola di patate
40 g di zucchero semolato
1 limone grande non trattato
1 baccello di vaniglia
ARBITRARIAMENTE se si preferisce tritare tutto in un composto uniforme ridurre la dose di vaniglia: bastano i soli semini di 1/2 baccello
CON CURA è preferibile usare un baccello di vaniglia privo di semi (io non li butto mai!) perchè l’aroma sia più delicato e non rischi di coprire quello del limone
SENZA FRETTA prima di iniziare pelare il limone tagliando la buccia in grossi pezzi (eliminare con cura la parte bianca, che è amara): metterli ad essiccare su un termosifone (su pezzi di scottex, mi raccomando!) finchè non si saranno completamente asciugati (esattamente come per le bucce d’arancia)
- spezzare il cioccolato in quadretti e tagliare questi in 4 parti
- tritare il cioccolato a pezzetti nel robot assieme a zucchero, fecola e cacao (dove presente) fermandosi di tanto in tanto per controllare che non si scaldi (e sciolga!)
- aggiungere i “profumi” spezzettati o tritati, amalgamando tutti gli ingredienti con cura
- versare in un barattolo a chiusura ermetica
- agitare di tanto in tanto: aiuterà la formazione dell’aroma
DULCIS IN FUNDO
per 1 tazza di cioccolata calda: versare 3 cucchiai (non dico abbondanti ma quasi) di preparato in un pentolino, e stemperare con un cucchiaio di latte fino a ottenere una crema omogenea, quindi aggiungere 125 g di latte
togliere la cioccolata dal fuoco appena prima di raggiungere la consistenza desiderata
QUEL CHE È DI CESARE per elaborare tutto questo sono partita dal dosaggio di Paoletta (quella del preparato fondente è ancora la sua proporzione)