dorayaki con sciroppo di gelsomino
(24 dorayaki singoli, 12 dorayaki accoppiati)
180 g di farina debole di tipo 00
1 cucchiaino e 1/2 di bicarbonato di sodio
3 uova
120 g di zucchero
30 g di miele
150 g d’acqua + 1 cucchiaino
per guarnire
450 g di crema di mascarpone al gelsomino
70 g di sciroppo di gelsomino
170 g di fragole
CON CURA il miele d’acacia o di fiori d’arancio sono l’ideale per questa ricetta, ma anche un millefiori andrà benissimo, purché fluido
SENZA FRETTA prima di iniziare portare le uova a temperatura ambiente
- setacciare la farina 3 volte e mettere da parte
- in un bicchiere sciogliere il bicarbonato e il cucchiaino d’acqua
- in una ciotola capiente sbattere le uova fino a che il composto non inizia a schiarire
- aggiungere zucchero e miele e continuare a sbattere fino ache il composto non inizia a schiarire
- aggiungere il bicarbonato sciolto nell’acqua, la restante acqua e mescolare bene con una spatola
- aggiungere la farina, setacciandola ancora una volta e mescolando contemporaneamente per evitare la formazione di grumi fino a ottenere una pastella omogenea
- coprire con un canovaccio e lasciare riposare a temperatura ambiente per 30′
- scaldare a fuoco medio una padella antiaderente e, usando un pezzo di carta da cucina, ungerla con uno strato sottilissimo d’olio (basta eccedere di pochissimo perché la superficie dei dorayaki risulti irregolare)
- prendere un mestolino di impasto e versarlo a filo formando un disco di d 8 – 9 cm circa
- lasciare cuocere senza fare niente
- quando la superficie inizierà a riempirsi di bollicine e piccoli fori staccare delicatamente il dorayaki con una spatola di legno e capovolgerlo
- cuocere l’altro lato per circa la metà del tempo, finché non avrà assunto una consistenza soffice e leggera, controllando che non si inscurisca troppo (è normale che la parte sottostante abbia un aspetto meno uniforme e il bordo esterno giallo)
- togliere dalla padella e riporre in un piatto
- procedere nello stesso modo fino a ottenere 24 frittelle, avendo cura di regolare il fuoco se necessario (più probabile che lo dobbiate abbassare) e di ungere nuovamente la padella di tanto in tanto (ma ricordate che minore la quantità d’olio, migliore il risultato!)
- lasciarle intiepidire ma mangiare il prima possibile: in caso si debba aspettare un po’ tenerli al coperto per evitare che si asciughino e si secchino
TÉCHNE se il primo dorayaki risulta una suola da scarpe, troppo largo e con la superficie deturpata non è il caso di preoccuparsi, in ordine: la padella non è ancora abbastanza calda, dovete versarne meno e cuocere con meno olio sul fondo. dopo un paio di tentativi i dorayaki usciranno perfetti e gloriosi!
DULCIS IN FUNDO
potete accompagnarli solo con lo sciroppo, solo con la crema o con entrambi
la crema si accompagna anche a cucchiaiate, ma nel caso voleste farcirli, ecco due modi molto graziosi per farlo:
SODALIZI finché non c’è troppo caldo abbinate i dorayaki a un buon maccha, se li mangiate senza crema anche un macchaccino! ma se state già sudando, andate di tè al gelsomino infuso a freddo. può sembrare curioso, ma il gelsomino fa un effetto completamente diverso a seconda di dove si trova e quindi non risulterà eccessivo: nella crema vi riempirà la bocca, nello sciroppo ve la pungerà e nel tè ve la pulirà. :)