allora, io sono fun di molte cose. per me il funnismo è un’attività seria, mi ci dedico con estrema attenzione, e al primo posto della mia classifica fun, ci sta il Natale. lui, meraviglioso, inesorabile, caotico amalgama di contraddizioni, evergreen, presenza salda della mia vita, punto di riferimento assoluto. ogni anno offro un sacrificio alla divinità Natale, tanto generosa quanto punitiva, e si chiamano strenne, o regalini: sono un’atto di assoluta devozione, che occupa dall’astratto al teorico all’incirca l’intero mese di dicembre. viene fatta una selezione artistica, una lista dei ringraziamenti, una serie di abbinamenti per preferenze. ovviamente nessun regalo si ripete uguale per la stessa persona per due anni di seguito. è un’attività alquanto complessa. alcuni anni ci arrivo alla fine stremata, tipo questo: è la punizione, non so bene per cosa ma il Natale si, lui sa. accetto con pacifica rassegnazione il mio contrappasso mentre ammiro l’opera tutta bella infiocchettata, che aspetta di essere consegnata a destra e a manca. ormai ho una lista di biscotti ed autoproduzioni invidiabile, che aspetta solo di essere condivisa col mondo. e vorrei condividervi tutti i miei piccoli traguardi, ma tra la valigia, le consegne, l’ammasso di pelo ambulante (lasciamo perdere l’annoso problema del cambio di pelo stagionale) con annesso trasporto speciale di cibo e le pulizie di casa (non pervenute) non ce la faccio mai con un anticipo decente. comunque, quest’anno ho adottato l’approccio last-minute, minimale e improvvisato: ho concluso che quello che avrei eventualmente dimenticato è superfluo, e che avrei comunque potuto rimediare alla mancanza in qualche modo. fin ora ha funzionato egregiamente, e ho superato lo scoglio Natale, quindi credo di poterlo ufficialmente considerare come l’approccio definitivo. ora vi lascio con uno dei miei regali preferiti, il biscotto renna, o biscotto Rudolph, alla farina di farro e arancia. il bicarbonato di sodio gli fa incorporare quel tanto di aria da renderlo incredibilmente fragrante e leggero, e alla fine diventa quasi succoso, perché la scorza di arancia si sprigiona in tutta la sua freschezza. poi dai, chi non adora Rudolph? la sua rivincita sulle renne stronze mi ha sempre lasciato un certo retrogusto fresco e sugoso. ora vi lascio con la canzone, così, per augurarvi Buon Natale in un modo più cretino del solito. e in caso questi biscotti vi soddisfino, sappiate che ci sono anche le montagne, gli omini di pan pepato, la cioccolata in tazza home made, i russian tea cakes, le cupolette al cioccolato. che non è neanche la metà del repertorio natalizio. ve l’ho detto che sono fun.
you know Dasher and Dancer and Prancer and Vixen,
Comet and Cupid and Donner and Blitzen,
but do you recall?
the most famous reindeer of all?
Rudolph the red-nosed reindeer
has a very shiny nose
and if you ever saw it,
you would even say it glows.
all of the other reindeer’s
used to laugh and call him names,
they never let poor Rudolph
join in any reindeer games.
then one foggy Christmas Eve,
Santa came to say:
Rudolph with your nose so bright,
won’t you guide my sleigh tonight?
then all the reindeer loved him
as they shouted out with glee,
Rudolph the red-nosed reindeer
you’ll go down in history!
biscotti Rudolph
(24 biscottoni)
125 g di burro
1 arancia non trattata (1/2 scorza)
20 g di miele d’arancio (1 cucchiaio)
100 g di zucchero
1 pizzico di sale
180 g di farina di farro
100 g di farina debole di tipo 0
3 g di bicarbonato di sodio
1 uovo
per guarnire:
90 g di glassa reale
48 palline di cioccolato
24 mirtilli rossi essiccati
SENZA FRETTA portare l’uovo a temperatura ambiente, lasciare ammorbidire il burro per 10′ e rivestire due teglie di carta da forno
- lavorare il burro a pomata con la scorza d’arancia
- aggiungere il miele, lo zucchero, il pizzico di sale e mescolare brevemente
- aggiungere le due farine e il bicarbonato di sodio setacciati
- lavorare con lo sbattitore elettrico a velocità moderata fino a ottenere un composto sabbioso uniforme
- aggiungere l’uovo e continuare a sbattere finché il composto non inizia a raggrupparsi in piccole palline di pasta
- finire di lavorare energicamente con le mani, formare una palla soda e omogenea, avvolgerla nella pellicola, appiattirla leggermente e riporla in frigorifero per 30′
- stendere la pasta su un piano di lavoro infarinato a uno spessore di circa 4 mm
- ritagliare con un coppapasta di d 7 cm dei cerchi e riporli su una teglia
- infornare a 180° per 13 – 14′, fino a leggera doratura
- lasciare raffreddare completamente
- per decorare, disporre la glassa con uno stuzzicadenti: perché gli occhietti e il naso si incollino bene appoggiare le palline di cioccolato e il mirtillo rosso sulla glassa fresca appena stesa
TÉCHNE per decorare usare una glassa dalla consistenza morbida, e rilavorarla con una goccia di succo di limone quando inizia ad asciugarsi troppo. per la stessa ragione, pulire spesso lo stuzzicadenti.
QUEL CHE È DI CESARE ho personalizzato l’ottima ricetta di Cappuccino e Cornetto: i miei hanno una nota pungente di mirtillo rosso e arancia, la farina di farro che li rende belli rustici e una consistenza più vaporosa data dalla sostituzione del lievito col bicarbonato, ma la sua ricetta croccante e aromatica con la farina di grano saraceno è stata provvidenziale ed è buonissima!
SODALIZI io li accompagno a un paio di miscele festive, verde e nera, che tra le altre cose contengono cardamomo, pezzetti di mela, fette di arancia e bacche di curepipe, ma tutti i tè natalizi speziati, pepati e fruttati saranno incantevoli con questi fragranti biscottoni.