che io non solo non mi faccia intimidire dal burro, ma nutra per lui una segreta passione, è tutt’altro che segreto, in effetti. i grassi non mi spaventano, ma forse è solo grazie a quello che sospetto essere un malassorbimento: ho il colesterolo (i colesteroli, la proporzione, tutto) bassissimo, l’ultima volta addirittura un po’ troppo. all’ultimo risultato delle analisi, parlo di un paio di mesi fa, mi è stato prescritto di mangiare cose che qua non posso ripetere per pudore. e ho appena detto che i grassi non mi spaventano, penso possiate trarre qualche conclusione! poi c’è questo periodo, in cui sono sparita un po’, che è stato strano, sono successe cose, e mi ritrovo in uno stato di lieve, timida felicità e intensa, costruttiva tristezza. o forse è solo che devo assumere una prospettiva terza e quando accadrà sarò triste e basta. insomma, ho trovato questa ricetta, che metteva in imbarazzo anche me (e dirvi che ho ridotto burro, uova, zucchero, tutto, temo la renda solo più imbarazzante) ma me l’hanno prescritto, il medico e il kokoro, di fare il pieno di grassi. è una ricetta da gelo siberiano, e se il vento dell’est arriva, voglio farmi trovare pronta. l’ho già detto che porto rispetto al freddo: non ho intenzione di accoglierlo impreparata. per voi la scusa per farla potrebbe essere che, già che vi siete rimpinzati di dolci a carnevale, uno in più sulla falsariga non vi farà poi così male. oppure potreste usarlo, sempre in tema scuse, per scaldarvi il cuore con qualcuno e dividere l’onta in fette più sottili. dato che non penso di avervi spaventato a sufficienza vi ripeto che questo è un dolce per coraggiosi, altrimenti arrivate agli ingredienti e vi parte un colpo apoplettico. comunque, quando l’ho infornato pensavo di avere dato vita un mostro, invece è dannatamente buono. penso che il suo peggior difetto sia che non sembra così grasso e che mentre lo mangiate vi porta veramente lontano, nello spazio e nel tempo. c’è qualcosa di straniero e c’è qualcosa di agée nel sapore di questa torta, che produce uno speciale varco spaziotemporale. ora lo attraverso, ma prima ci tengo a dirvi che vi voglio bene quanto i grassi di questa torta, o voi che aspettate.
Taci, appartati e cela
i tuoi sentimenti ed i tuoi sogni.
Lascia che nel profondo dell’anima
essi sorgano e tramontino
in silenzio, come le stelle nella notte.
Compiaciti in essi – e taci.
Come può esprimersi il cuore?
Come un altro può capirti,
comprendere di che cosa tu vivi?
Vestir di parole i pensieri è menzogna.
Aprendo confonderesti le chiavi. Nutriti di essi – e taci.
Sappi vivere in te solo,
c’è tutto un mondo nell’anima tua
di misteriosi fatati pensieri:
il rumore di fuori li stordirebbe,
li disperderebbero i raggi del giorno.
Ascolta quel canto – e taci.
Fëdor Tjutčev, Silentium!
cheesecake russo
per la base:
150 g di farina di tipo 00
75 g di burro
5 g di cacao amaro
25 g di zucchero
1 albume
10 g di caffè forte (1 cucchiaio)
per la crema:
130 g di burro
150 g di zucchero
500 g di ricotta vaccina
4 tuorli
75 g di farina di mandorle
50 g di semolino
4 albumi
per il crumble:
110 g di farina di tipo 00
65 g di burro
5 g di cacao
5 g di polvere di caffè
65 g di zucchero demerara
CON CURA dal momento che questa bomba è piena di burro e ricotta, premurarsi di sceglierne di qualità elevata: nel caso della ricotta, l’ideale sarebbe il più possibile cremosa e delicata
SENZA FRETTA prima di iniziare portare a temperatura ambiente uova e ricotta, quindi imburrare uno stampo a cerniera di d 20 cm e spolverarlo abbondantemente e uniformemente di cacao amaro
- preparare un caffè forte e lasciarlo intiepidire
- setacciare la farina in una ciotola, unire il burro freddo a pezzettini e lavorare con la punta delle dita fino a ottenere una consistenza sabbiosa
- aggiungere cacao e zucchero, mescolandoli brevemente con la punta delle dita
- formare una fontana e versarvi dentro l’albume e il caffè
- impastare gli ingredienti con la punta delle dita pigiando energicamente a partire dal centro: una volta ottenuta una consistenza omogenea incorporare progressivamente altra farina fino a formare una massa compatta ed elastica
- formare un panetto tondo, avvolgerlo nella pellicola trsparente, schiacciarlo in un disco e riporlo in frigorifero per 60′
- stendere delicatamente la pasta sulla pellicola trasparente (non si attaccherà) in un disco poco più largo della base dello stampo
- aprire lo stampo e porre il disco di pasta sulla base, quindi chiudere lo stampo ed eliminare i ritagli di pasta in eccesso
- bucherellare la base di pasta con i rebbi di una forchetta e infornare a 180° per 18 – 20′
- setacciare la restante farina in una ciotola, unire il burro freddo a pezzettini e lavorare con la punta delle dita fino a ottenere una consistenza sabbiosa
- aggiungere il cacao, la polvere di caffè e lo zucchero, mescolandoli con la punta delle dita fino a ottenere grosse briciole irregolari
- montare burro e zucchero sbattendoli per 10′ a velocità progressivamente più alta, fino a ottenere una consistenza vaporosa (ma facendo attenzione a non scaldarli!)
- aggiungere in due riprese la ricotta, unendola energicamente con una spatola fino a ottenere una crema densa e uniforme
- incorporare un tuorlo alla volta, mescolando delicatamente con una spatola, poi aggiungere il semolino e per ultima la farina di mandorle
- montare gli albumi con un pizzico di sale a neve soffice
- incorporare in 4/5 riprese gli albumi al resto della crema, avvolgendoli nel composto con una spatola
- versare la crema sulla base di biscotto intiepidita
- ricoprire la crema con il crumble spargendolo uniformemente
- infornare a 180° per 55′ – 60′ finché non avrà assunto una consistenza compatta (scuotendolo leggermente non deve traballare in nessun punto)
- lasciare raffreddare completamente prima di sformare
TÉCHNE questa torta è un po’ lunga da preparare, ma non presenta particolari problemi. può essere però utile fare il crumble mentre la base di biscotto cuoce e aggiungere gli albumi alla crema di formaggio appena prima di versarla nello stampo e infornarla.
DULCIS IN FUNDO
incredibile ma vero, questo dolce diventa più buono il secondo e il terzo giorno
SODALIZI questo dolce potente sta bene con molte cose. con un caffèlatte è spettacolare, ma mi rendo conto che è una scelta coraggiosa per la mole calorica. parlando di tè, tutte le miscele russe ci stanno d’incanto, soprattutto quelle agrumate. delizioso anche con l’Earl Grey al fiordaliso.