oggi vi parlo del mio amore smodato per il mondo vegetale. sono particolarmente sensibile al fascino delle piante, anzi, provo nei loro confronti una rapita ammirazione. chiariamolo subito, sono quel genere di persona spostata che abbraccia gli alberi e ci parla. forse perché le piante sono ancora un universo misterioso e io ho una predilezione per tutto ciò che richiede una comprensione lenta, paziente, ardua, devota (è un gioco e una sfida). tuttavia questo non si accompagna necessariamente a una dote verde innata: io a prendermi cura delle silenziose creature verdi sono ancora goffa! ma non mi scoraggio, il bello è proprio coltivare il rapporto. :3 tutto questo e vi chiederete “embè”? era solo un preambolo per introdurre un feticcio peggiore (in quanto tale): i fiori. non è che mi piacciano, sono proprio fissata. e da tempo cerco di declinare questo mio amore in forma commestibile. li ho scoperti ormai da tanto nel té e ci rimugino da meno ma con caparbietà nella declinazione gastronomica. il discorso dei fiori infatti rientra dalla porta sul retro del mio approccio mentale analitico – analogico (pochi giorni fa questa definizione ha fatto ridere la persona a cui accenno nel discorso a seguire, quindi la ripropongo), grazie al quale mi diletto a intuire, associare e semioticizzare (quasi) qualsiasi cosa. tradotto: gioco col potere simbolico, in questo caso dei fiori, usandolo come strumento per accordare su un piano estetico alcune mie azioni. parlando potabile, poco tempo fa ho regalato questo cake per propiziare un’amicizia e allo stesso tempo prenderci le misure. ho scelto la lavanda come messaggero perché è un fiore che significa serenità, grazia, pacatezza ma anche cautela: l’intento era di esaltare le doti del destinatario, riparare a una mia goffaggine e trasmettere un senso di fiducia (proprio per rassicurare la persona interessata sulle mie intenzioni). insomma, i fiori possono essere silenziosi e discreti veicoli di rituali quotidiani. ma anche solo per il loro sapore, a cui decisamente non siamo abituati in ambito culinario, vale la pena provarli in un dolce: vi stupirete di quante stimolazioni sensoriali siano ancora sconosciute al vostro palato, e sarà l’inizio della fine. va bene, se siete stati così pazienti da assecondare questo delirio fin qui, vi adoro. e il cake che avete davanti ripagherà la vostra sensibilità: è deliziosamente soffice, umido, con un sapore pieno stemperato dalla freschezza pungente e levigata della lavanda. meglio consumarlo da soli, perchè si. una pausa riflessiva color indaco: ho detto tutto. perfetto da regalare. etereo, vi porterà in bocca una manciata di primavera.
P.S. no, non ho fatto apposta a coordinare la cromia delle ultime tre ricette. la primavera deve sapermi di giallo e azzurro…
cake alla lavanda
(2 cake medi)
50 g di latte intero fresco
2 cucchiaini di fiori di lavanda secca
175 g di burro
150 g di zucchero
1 limone non trattato
3 uova
175 g di farina media di tipo 00
8 g di lievito
per guarnire
1 albume
150 g di zucchero a velo
20 g di latte aromatizzato alla lavanda
2 cucchiaini di succo concentrato di mirtilli
zucchero semolato
fiori di lavanda secca
ARBITRARIAMENTE la dose della ricetta è per 2 stampi da cake medi di d 16 cm ma può essere adattata a 1 unico stampo grande di d 22 cm o a 6 stampini piccoli di d 10 cm (tuttavia sconsiglio quest’ultimo formato in quanto, nonostante l’aspetto adorabile, la glassa sovrasta il sapore dell’impasto)
CON CURA in questa ricetta è molto importante usare un lievito non aromatizzato, in modo che non interferisca con l’aroma floreale
SENZA FRETTA prima di iniziare sbattere le uova (acclimatate) leggermente fino ad ottenere una consistenza appena spumosa
- in un pentolino portare il latte a leggero bollore con i fiori di lavanda, togliere dal fuoco e lasciare in infusione per 30′
- filtrare il latte tenendo da parte i fiori inzuppati
- grattugiare la scorza del limone
- sbattere burro, zucchero e scorza grattugiata fino a ottenere un composto omogeneo e spumoso (8 – 10′)
- unire in 3 riprese le uova continuando a sbattere e aggiungendo ogni volta un pizzico di farina (per evitare che il composto impazzisca)
- a parte setacciare e mescolare farina e lievito
- incorporare gli ingredienti secchi delicatamente con una spatola
- aggiungere 25 dei 50 g di latte aromatizzato alla lavanda precedentemente tenuto da parte
- incorporare infine i fiori di lavanda che erano stati infusi nel latte
- porre gli stampi da cake su una placca da forno e trasferire a cucchiaiate l’impasto negli stampi livellandolo leggermente
- infornare a 180° per 30 – 35′
- 5 – 10′ prima del tempo, forare il cake al centro ripetendo l’operazione a distanza di 1 – 2′ max: estrarre dal forno non appena l’utensile usato ne uscirà pulito (non ancora asciutto!)
- lasciare intiepidire il cake nello stampo per qualche minuto prima di estrarlo (delicatamente)
DULCIS IN FUNDO
preparare la glassa reale aromatizzata alla lavanda sostituendo il succo di limone con il latte avanzato (20 g) e 1/2 cucchiaini di succo concentrato di mirtilli per colorare
per ottenere una guarnizione perfetta raddoppiare lo strato di glassa quando la prima stesura inizierà ad asciugarsi
SODALIZI questo è un dolce difficile, che sopporta solo una tazza di latte fresco, un caffelatte al massimo!